Relazioni e sessualità
La sessualità non sempre è al servizio di una relazione matura. Spesso è al servizio dell'angoscia e mira ad una dimensione solipsistica e di gratificazione narcisistica. È il caso di un'attività sessuale compulsiva che non ha nulla a che vedere con l'intimità e l'unione con la persona amata, ma è una modalità che mira a placare un'angoscia che ha radici remote.
La sessualità in una relazione matura, intima e profonda è volta ad accogliere emozioni e sentimenti profondi, attraverso una fiducia di base che permette un confronto intimo tra due soggettività. La sessualità compulsiva è l'espressione di un'impulsività e avidità che si traduce nella ricerca di un partner a cui si delega il ruolo di oggetto consolatorio, utilizzato al fine di preservare la coesione e l'equilibrio del proprio Sé. Una modalità che mira a salvaguardare il proprio equilibrio in assenza di una capacità matura di autoregolare i propri vissuti.
È il caso dei soggetti che, pur relazionandosi all'altro, non si relazionano mai veramente con lui, poiché mossi da una spinta interna a denegarne l'esistenza autentica dell'altro. Non è la personalità del partner che diviene fonte di interesse, ma la sua funzione consolatoria. L'attività sessuale compulsiva diviene anche un rifugio nell'azione per proteggersi dal sentire, percepire e vivere alcuni vissuti spaventanti. La qualità delle relazioni amorose risente dell'eco delle prime esperienze di vita dell'individuo, le quali forniscono la base per maturare l'essere in relazione con l'altro, indispensabile per sviluppare la fiducia di base in sé e nell'altro.