Autostima e Dipendenze: un legame che condiziona la vita emotiva e relazionale

Introduzione

L’autostima rappresenta il modo in cui ci percepiamo e valutiamo come persone. Una buona autostima aiuta a vivere relazioni equilibrate, a gestire le difficoltà quotidiane e a coltivare la fiducia nelle proprie capacità. Quando invece l’autostima è fragile, può nascere un terreno fertile per lo sviluppo di dipendenze.

Che si tratti di alcol, sostanze, cibo, gioco d’azzardo, tecnologia o relazioni tossiche, la dipendenza diventa spesso un rifugio illusorio per evitare di affrontare i propri vissuti e per non ascoltare i bisogni autentici.

Autostima fragile: il terreno su cui crescono le dipendenze

Quando una persona non si sente abbastanza valida, tende a sviluppare dinamiche che la spingono a cercare sollievo in modi rapidi e superficiali. L’illusione di benessere copre solo momentaneamente un vuoto interiore, ma alla lunga alimenta frustrazione, colpa e senso di fallimento.

👉 Esempio di vita quotidiana: una persona che, dopo aver ricevuto una critica al lavoro, si rifugia nel frigorifero e mangia in modo compulsivo per calmare l’ansia. In quel momento non ascolta il proprio bisogno reale di rassicurazione e di riconoscimento, ma cede a un comportamento che genera ancora più malessere.

Gli impropri vissuti che condizionano le scelte

Gli impropri vissuti nascono spesso da esperienze relazionali passate: frasi svalutanti ricevute nell’infanzia, confronti costanti con fratelli o compagni di scuola, aspettative troppo alte dei genitori o del contesto sociale.

Questi vissuti, se non elaborati, si trasformano in un filtro con cui leggiamo la realtà. Si finisce così per credere di non valere abbastanza e per cercare nell’esterno una conferma che però non arriva mai.

👉 Esempio di vita quotidiana: chi da bambino ha sempre sentito di “non essere all’altezza” potrebbe da adulto accettare relazioni di coppia squilibrate, pur di non rischiare la solitudine. Anche se soffre, resta legato al partner per non affrontare quel vissuto interiore di abbandono.

Dipendenze come tentativi di compensazione

Le dipendenze sono spesso strategie con cui si cerca di compensare una carenza interna. Non si tratta solo di abitudini negative, ma di modalità che rispondono a un bisogno inespresso.

  • Dipendenza da sostanze: può rappresentare un tentativo di ridurre l’angoscia o di vivere un senso di libertà che altrimenti sembra irraggiungibile.

  • Dipendenza da cibo: il cibo diventa una coccola che compensa la mancanza di affetto o di riconoscimento.

  • Dipendenza da relazioni tossiche: si resta incastrati pur di non affrontare la paura della solitudine.

  • Dipendenza tecnologica: lo smartphone o i social diventano uno strumento per colmare vuoti di attenzione o per fuggire dal confronto reale.

👉 Esempio di vita quotidiana: dopo una giornata faticosa, un ragazzo passa ore sui social confrontandosi con la vita “perfetta” degli altri. In realtà, il suo vero bisogno sarebbe coltivare amicizie reali o attività che valorizzino la sua identità.

Riconoscere impropri vissuti e i propri bisogni

Il percorso di crescita personale richiede la capacità di fermarsi, osservare se stessi e riconoscere impropri vissuti e i propri bisogni. Questo passaggio è essenziale per interrompere il legame tra autostima fragile e dipendenze.

  • Riconoscere gli impropri vissuti significa accettare che certe percezioni di sé non derivano dalla realtà attuale, ma da esperienze passate che continuano a condizionare il presente.

  • Dare valore ai bisogni autentici significa imparare a distinguere tra ciò che nasce da una ferita e ciò che invece rappresenta un reale desiderio di crescita e benessere.

👉 Esempio di vita quotidiana: invece di ricorrere all’alcol per calmare la solitudine, una persona può imparare a riconoscere che il suo vero bisogno è la connessione autentica con gli altri. Potrebbe così scegliere di iscriversi a un corso o di coltivare nuove amicizie.

Autostima e libertà dalle dipendenze

Lavorare sull’autostima non significa diventare perfetti, ma sviluppare una relazione sana con se stessi. Questo porta a:

  • affrontare la vita senza ricorrere continuamente a strategie di compensazione;

  • ridurre il peso di colpa e giudizio verso di sé;

  • rafforzare la capacità di vivere relazioni autentiche e soddisfacenti.

👉 Esempio di vita quotidiana: una persona che in passato si rifugiava nel gioco online dopo un insuccesso, impara gradualmente a gestire la frustrazione parlando con un amico fidato o praticando sport, trovando così un modo più costruttivo per affrontare l’ansia.

Il ruolo del supporto psicologico

Un percorso psicologico con uno specialista aiuta a:

  • elaborare gli impropri vissuti che alimentano fragilità;

  • rafforzare l’autostima;

  • imparare a riconoscere i bisogni autentici;

  • sviluppare strategie di vita più sane e durature.

Non si tratta solo di “smettere” con un comportamento nocivo, ma di trasformare la relazione con se stessi, liberandosi dal circolo vizioso tra bassa autostima e dipendenze.

Conclusione

Il legame tra autostima e dipendenze è profondo e spesso nascosto. Senza un lavoro su di sé, ogni tentativo di smettere rischia di rimanere superficiale o di trasformarsi in una nuova forma di dipendenza. Imparare a riconoscere impropri vissuti e i propri bisogni rappresenta il vero punto di svolta per costruire una vita più autentica, libera e soddisfacente.

📍 Dott. Eugenio Uggenti – Psicologo e Psicoterapeuta
Via Caracciolo 23, Carovigno (Brindisi)
📞 3926813664 | ✉️ eugeniouggenti@gmail.com
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⏰ Orari: Lun–Sab | 8–20

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Autostima e Ansia: il legame che influenza la vita quotidiana