Carenza affettiva e vuoto interiore: come trasformare l’angoscia in equilibrio e consapevolezza
Il vuoto che nasce dalla mancanza di affetto
La carenza affettiva non è solo un’assenza di attenzioni o di relazioni: è un vuoto che provoca angoscia, una sensazione di incompletezza che spesso spinge a cercare consolazione in forme illusorie di pienezza.
C’è chi prova a riempire questo vuoto con cibo o attività superflue e compulsive.
Altri lo anestetizzano con alcol o si rifugiano in dipendenze – affettive, lavorative, da smartphone o da sostanze.
Pensiamo a chi, dopo una giornata difficile, si rifugia davanti al frigorifero in cerca di conforto, oppure a chi scorre lo smartphone per ore senza trovare una vera soddisfazione.
Quando il vuoto diventa identitario
La mancanza di affetto non si limita ai comportamenti: si riflette profondamente sulla percezione di sé. Subentra una carenza identitaria, una scarsa autostima e la sensazione di essere persi, senza una direzione chiara.
Il timore di “non valere abbastanza” porta a vivere in una continua lotta interiore, fatta di smarrimento, insicurezza e ricerca disperata di conferme esterne.
È la sensazione che si prova quando, pur circondati da persone, ci si sente invisibili, o quando un silenzio inaspettato in chat scatena dubbi e paure di non essere importanti per l’altro.
Dal vuoto alla relazione trasformativa
Per superare questo senso di vuoto, non bastano riempitivi momentanei. È necessario costruire una nuova relazione, che offra:
Impegno
Costanza
Calore
Tempo
Una relazione che sappia nutrire, accogliere e sostenere, permettendo al vuoto di trasformarsi gradualmente in pienezza e stabilità emotiva.
Un esempio concreto: una persona che trova finalmente qualcuno disposto ad ascoltarla senza fretta, a esserci non solo nei momenti di gioia, ma soprattutto nelle difficoltà quotidiane.
Dal sentirsi smarriti alla consapevolezza di sé
Quando questo percorso viene intrapreso, accade una trasformazione profonda:
il vuoto lascia spazio alla pienezza,
la confusione si trasforma in certezze,
lo smarrimento cede all’equilibrio,
l’incertezza su chi si è si evolve in una nuova e solida consapevolezza di chi si è realmente.
Pensiamo alla differenza tra chi si sveglia la mattina con la sensazione di non avere alcun motivo per alzarsi, e chi invece, dopo un lavoro su di sé, ritrova piccoli gesti quotidiani che hanno valore: un caffè condiviso, un progetto personale, un obiettivo da inseguire.
Psicologo Psicoterapeuta a Carovigno
Il percorso che porta dal vuoto alla pienezza può essere affrontato anche con il supporto di un professionista.
Il Dott. Eugenio Uggenti, Psicologo e Psicoterapeuta, offre percorsi di cura e trattamento per:
Ansia e attacchi di panico
Depressione
Autostima e dinamiche relazionali
Dipendenze affettive e comportamentali
Problematiche emotive e psicosomatiche
Un esempio quotidiano: chi vive con l’ansia costante di non farcela al lavoro o in famiglia, può trovare nello spazio terapeutico un luogo dove sentirsi accolto e ricostruire un nuovo equilibrio.
Il Dott. Uggenti riceve nel suo studio di via Caracciolo 23, Carovigno (72012 - Brindisi)
📌 Orari di apertura: dal lunedì al sabato, dalle 8:00 alle 20:00
📌 Contatti diretti:
Telefono: 3926813664
Email: eugeniouggenti@gmail.com
Sito web: www.eugeniouggenti.it
Conclusioni: dal vuoto alla rinascita interiore
La carenza affettiva non deve condannare a un’esistenza di smarrimento e dipendenze. Al contrario, può diventare il punto di partenza per costruire un cammino fatto di relazioni sane, cura di sé e valorizzazione personale.
Con il giusto sostegno, è possibile trasformare il vuoto in un terreno fertile dove far crescere equilibrio, sicurezza e autenticità.
Dal vuoto che ci angoscia nasce la possibilità di riscoprire noi stessi, passo dopo passo, attraverso cura, relazioni autentiche e consapevolezza.